avantigela |
|
| Emergenza idrica, stabile in via Venezia a secco da otto giorni Manca l'acqua, chiude ristorante Dalla parrucchiera con i bidoni
di Gianluca Maganuco Sabato 04 Settembre 2010 - 20:48 Gela - L’emergenza idrica ha messo in ginocchio uno stabile di via Venezia. La mancata erogazione che va avanti da otto giorni ha costretto il ristorante Casanova a chiudere per mancanza d’acqua. Nello stesso edificio, il parrucchiere Orazio Mosca, per non abbassare la saracinesca, si è munito di bidoni e fornello. Una residente dello stabile, al civico 57/A, l’insegnante Giuseppa Fasulo, ha deciso di vendere casa e raggiungere i propri figli nel nord Italia.
Ad aggravare la situazione, l’allagamento dei seminterrati che ospitano i garage e, soprattutto, le vasche di approvvigionamento. “Nemmeno i distributori di acqua privati possono accedere al serbatoio – spiega Paolo Armando Grimaldi, titolare del ristorante Casanova e presidente della Fipe, Confcommercio – Caltaqua non spurga le fogne, non fornisce informazioni telefoniche sulla distribuzione e continua a non intervenire. Un’operatrice, contattata telefonicamente, sinteticamente mi ha liquidato dicendomi che le informazioni avrei potute apprenderli tramite la stampa. Considerata l’impossibilità a reagire – conclude Grimaldi – non posso fare altro che chiudere l’attività commerciale. Senza acqua non è pensabile garantire igiene”. La decisione si è tradotta con le ferie forzate per i sette operatori in forza per il ristorante Casanova. “Da qualche giorno – dice Giusy Granvillano, moglie di Grimaldi – per sopperire ala carenza idrica abbiamo dotato i servizi igienici di bottigliette di acqua minerale e salviettine imbevute. Adesso non sappiamo davvero cosa inventarci”. Al primo piano dello stabile di via Venezia, la provocazione del parrucchiere Orazio Mosca è stata accolta di buon grado anche dalle sue clienti che prima ancora della prenotazione, si muniscono di riserve idriche in bidoni e cassette d’acqua minerale. La pensionata Rosaria La Riva di 67 anni, ha chiesto l’aiuto della nuora per andare dal parrucchiere munita di tre bidoni d’acqua: due da dieci litri e uno da venti. “Stanno veramente esagerando – spiega Rosaria La Riva – non è concepibile vivere senz’acqua per periodi cosi lunghi. Forse anche la magistratura dovrebbe fare sentire la sua presenza”.
VERGOGNA
|
| |