SIGNORI RINGRAZIAMO L'ENI !!!!!

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ALIAS81
view post Posted on 17/7/2009, 14:25




Gela "Città dei veleni", dove si muore di inquinamento

Arsenico e metalli pesanti nel sangue e nelle urine dei cittadini presi a campione; malattie tumorali in aumento; ricoveri in crescita per patologie cardiovascolari e respiratorie. Sono questi alcuni dei dati allarmanti (anche se qualcuno frena dicendo che non sono preoccupanti) resi noti, a Gela, a conclusione del monitoraggio incrociato sull’area a rischio del comprensorio gelese (Gela, Niscemi e Butera) effettuato attraverso studi del CNR, dell’organizzazione mondiale della sanità (OMS), dell’istituto superiore di sanità in Italia e della Regione Sicilia.
Lo studio epidemiologico “Sebiomag”, sostenuto su un campione di 262 residenti di età compresa tra i 20 e i 44 anni, ha permesso di accertare “un profilo di esposizione diffusa di arsenico, con alcuni valori singoli alti, significativamente superiori a quanto riscontrato in popolazioni non esposte in ambito lavorativo o in circostanze accidentali; un segnale di esposizione al rame, caratterizzato da numerosi valori plasmatici quasi tutti in donne”.
L’indagine epidemiologica avviata dalla Regione Sicilia e dall’istituto superiore di sanità, ha permesso di accertare nell’area di Gela “un eccesso di patologie tumorali, sia negli uomini che nelle donne e sia per mortalità che per morbosità; in particolare si registra un aumento dei tumori dello stomaco, del colon-retto, della laringe, di bronchi e polmoni, della vescica e dei linfomi non-Hodgkin”.
Oltre a queste patologie è stato registrato “un eccesso di ricoveri per malattie cardiovascolari e respiratorie acute” e in particolare per “pneumoconiosi” tra gli uomini, ovvero per affezioni da polveri nei polmoni.
Insomma, a Gela si morirebbe di inquinamento.
Sotto accusa è la contaminazione ambientale (acqua, terra, aria e cibi) causata in maniera preminente dagli scarichi industriali del petrolchimico dell’Eni. Regione e provincia hanno annunciato l’intensificazione della rete di rilevamento di gas e polveri, l’istituzione di un osservatorio permanente e del completamento del piano di risanamento ambientale, fermo da oltre 10 anni.




Ordinanza del sindaco Crocetta dopo i risultati epidemiologici


Il sindaco, Rosario Crocetta, non ha perso tempo. E dopo aver conosciuto i risultati dell’indagine epidemiologica e la nota dei sindacati, ha emesso un’ordinanza con cui obbliga la Raffineria di Gela:
1. a effettuare lavori urgenti di adeguamento del Parco Coke, senza più dispersione di polveri sottili;
2. a intervenire sul parco serbatoi per realizzare i doppi fondi su quelli esistenti e impedire perdite e trafilamenti inquinanti nella falda freatica;
3. a procedere all’ammodernamento degli impianti per raggiungere una maggiore efficienza ambientale ed evitare pericoli alla salute pubblica di lavoratori e cittadini.

 
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avantigela
view post Posted on 17/7/2009, 14:45




e' proprio una vergogna. Nn sapete quanta gente muore ogni giorno! è proprio uno scandalo.
 
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ALIAS81
view post Posted on 17/7/2009, 15:07




CITAZIONE (avantigela @ 17/7/2009, 15:45)
e' proprio una vergogna. Nn sapete quanta gente muore ogni giorno! è proprio uno scandalo.

Ce' gente ke dice.....ma se chiude lo stabilimento, parecchia gente rimane disoccupata......Pero' mica pensano ke lo stabilimento sta rovinando MIGLIAIA di persone,tra cancro,tumore ecc ecc.....Nello stabilimento ci sn piu cadaveri che operai............. :verg:
 
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avantigela
view post Posted on 17/7/2009, 16:10




c'è la solita frase ricorrente in questi casi.... "se non muori così,muori di fame" è una vergogna nel 2009 ancora. Ma mirendo conto che nn ci sn proprio alternative allo satbilimento.
 
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dinomane
view post Posted on 17/7/2009, 17:10




oltre ai tumori, ci sono molti nati con malformazioni e a pensarci bene è ancora peggio.
 
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Gelesepurosangue
view post Posted on 26/7/2009, 16:30




purtroppo a questo mondo i osldi valgono piu' della salute
ci osno troppi interessi , non hciuderanno mai ...
ammeno che questa citta' cominci a risvegliarsi e a protestare


siamo dei morti viventi che attendono la loro fine senza battere ciglio
 
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peppeilgiuglianese
view post Posted on 3/8/2009, 19:29




anke qui a giugliano muoiono genete per tumori per mezzo delle persone ke si sn voluti fare i soldi sulla pelle degli altri ke bastardi gela e giugliano per sempre
 
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dnagelese
view post Posted on 4/8/2009, 14:30




PALERMO - È scontro tra il gruppo Fs e la Cgil sul piano d'esercizio di Trenitalia, in cui la Sicilia viene rappresentata, a partire dal 2010, senza collegamenti a lunga percorrenza garantiti finora da intercity e treni espressi e senza sale operative e uffici. Per il sindacato ciò significherebbe l'abbandono dell'isola con la conseguente cancellazione anche dei servizi navali sullo Stretto di Messina e la perdita di oltre 3.000 posti di lavoro. In base a questo documento, secondo la Cgil, nell'isola non rimarrebbe altro che il servizio regionale, quello che Trenitalia e Regione siciliana concordano per contratto.

COSA CAMBIA - Se il piano, reso noto dalla Cgil, dovesse diventare realtà chi da Trapani o da Palermo vorrà raggiungere Roma o Milano in treno non potrà più salire su un intercity o un espresso, ma potrà utilizzare solo i treni regionali fino a Messina attraversando lo stretto con i traghetti privati per poi recarsi nella stazione di Reggio Calabria, cambiare treno e proseguire verso le destinazioni in continente. Il gruppo Fs in una nota però sottolinea «che qualsiasi ipotesi di riduzione del servizio in Sicilia, e tanto più il suo abbandono, così come riferito agli organi di informazione dalla Filt-Cgil è semplicemente falsa». «Non si capisce a chi giovi diffondere artatamente notizie prive di alcun fondamento - aggiunge la società - Le Ferrovie dello Stato utilizzeranno ogni strumento a tutela della propria immagine». Dopo le smentite delle Fs, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, dice: «Auspico che anche la Cgil ne prenda atto». «Mi auguro - prosegue - che al tavolo istituzionale, aperto presso il comune di Messina, si trovino adeguate soluzioni per evitare ogni tipo di penalizzazione al trasporto ferroviario nell'area dello Stretto e in Sicilia». Il piano d'esercizio al centro della contesa è di 13 pagine ed è stato presentato lo scorso 29 luglio ai sindacati dalla Divisione passeggeri N/I.



e pure senza treni ci voglio lasciare
 
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Frankie The Best 77
view post Posted on 5/8/2009, 09:56




Se Gela vuole risorgere c'è una sola cosa da fare: distruggere il petrolchimico. L'ENI ha avvelenato Gela, l'ha violentata e distrutta senza pietà. Ha ucciso migliaia di persone e ne ha resi deformi i figli. Che me ne faccio di un posto di lavoro se mi viene il cancro e mi nasce un figlio deforme? E poi per un migliaio di posti (occupati spesso da forestieri) ce ne sono migliaia e migliaia che non ci sono perchè a Gela l'ENI ha stroncato il turismo sul nascere. E' emblematico il fatto che il petrolchimico sorga sui resti del primo club mediterranèe d'Europa! Gela è la città europea col più alto numero di giornate di sole, vantava la più grande produzione di cotone d'Europa, era sede di decine di consolati. Centro di un golfo e di una pianura così grandi e funzionali poteva davvero diventare una città leader in Sicilia, ma l'ANIC l'ha distrutta. Quegli schifosi bastardi rubano l'acqua pura ai gelesi per raffinare il petrolio e ai gelesi danno l'acqua dissalata del mare in cui hanno scaricato la loro merda! La mafia in confronto è un ente benefico! Gela è il simbolo nazionale di tutte le genti oneste e laboriose distrutte dal potere capitalistico-industriale. Non si può dunque prescindere dallo smantellamento di quella merda di petrolchimico per far rinascee Gela. Non si può prescindere dal far rinascere Gela per far rinascere l'Italia.
 
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Metallica68
view post Posted on 5/8/2009, 13:24




concordo con quello che dici mandare via l'ENI da gela sarebbe un bene x tutta la popolazione GELESE col turismo si svilupperebbe una grande mole di lavoro prima x la bonifica del territorio poi x le strutture che si dovrebbero costruire e x la continuita a vita di lavoro che c'i sarebbe x noi gelesi che siamo costretti ad emigrare fuori invece di ricevere i pendolari dei paesi limitrofi non avremmo + malformazione alla nascita o morti premature finche siamo ancora in tempo proviamo a lottare contro questo cancro che c'i sta uccidendo a tutta la popolazione gelese!!!!Col turismo e le nostre risorse proviamo a creare un futuro migliore ai nostri figli!!!!
 
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magupi
view post Posted on 13/8/2009, 17:55




ma se siamo in grad solo di distruggere tutto quello che abbiamo.
Non rientriamo in nessun piano sul turismo proviciale o regionale che sia.
il museo non lo conosciamo neanche noi, figuriamoci se è conosciuto in Sicilia.
Non abbiamo ferrovia, se qualcuno viene in autobus da Catania, appena arriva alla stazione non sa come muoversi, non c'è una indicazione.
Non siamo capaci di mantenere sul lungomare un'area pedonale, libera da auto e motorini.

chiude la raffineria e all'improvviso arrivano i turisti ad affollare le nostre "strutture" ?
alla foce del fiume Gela c'è un odore di "fogna" che si crepa e la gente ci va a pescare.

è solo colpa dell'Eni o di chi ha fatto finta di governare la città?
 
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KikoGela
view post Posted on 17/8/2009, 21:14




la gente che deve cambiare prima di tutto in questa Città ...

Gela è formata da tutti noi, la città non è solo un insieme di case o di tetti ma di persone ... prima tutti noi cerchiamo di migliorarci ognuno nel suo piccolo ...

Anche l'eni ha le sue responsabilità in maggior peso ma non è da meno l'inquinamento del traffico cittadino a qualsiasi ora, in via Venezia, Via Palazzi, Macchitella o lungomare ...
 
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11 replies since 17/7/2009, 14:21   248 views
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