Storia della maglia del Gela(per PETISSO)

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petisso
view post Posted on 2/9/2010, 14:15 by: petisso




Non ci sono riscontri storici sul colore della maglia della "Viribus Unitis e della Marinara" anche se sulle foto dell'epoca si vede chiaramente il bicolore. Maglia a colore intero con il bordo sul collo di un'altro colore. Purtroppo le foto in bianco e nero non ci fa capire i colori della divisa.
La maglia del S.S. Gela ha preso i colori dello stemma comunale, ossia il giallorosso, il rosso era di una tonalità particolare, il "cremisi", per cui per individuare la squadra gelese i cronisti dell'epoca ci indicavano come "giallorossi oppure giallocremisi".
I colori della JuveTerranova sono per l'ambiente un fatto nuovo. Il Terranova militava in promozione con risultati altanelanti sempre verso il basso, La Juventina militava in eccellenza, dopo i fasti e la gloria della C2, in fase di decadenza. Onde evitare lo svenamento economico delle proprie squadre, per espirimere un calcio di un certo spessore, hanno deciso di unire le forze e dare vita ad un club che potesse esprimire un calcio dignitoso che rappresentasse degnamente la città. Fatto questo, bisognava scegliere i colori sociali della nuova creatura. La Juventina forte dell'appartenenza al campionato di eccellenza pretendeva che i colori sociali fossero quelli della propria squadra. Il Terranova ribatteva che ha prescindere da quale categoria provenissero le squadre prima della fusione, bisognava mantenere quei colori sociali che rappresentassero la città. Cioè il giallorosso. La disputa durò un bel pò fino a rischiare di rompere la fusione, ma lo stato economico di quel momento per i due club non permetteva colpi di testa, se non volevano sparire dal mondo del calcio. Cosi si dichiara di voler creare un nuovo percorso per i colori sociali e non guardare i colori di provenienza. Nacque cosi la JuveTerranova con i colori nuovi fiammanti di "Biancarrurri"
La Juventina è nata dalla passione per il calcio e per i giovani da un personaggio unico nella nostra città, il palermitano Pietro Pisano innamorato di Gela e della sua gioventù. Quest'uomo era cieco e quindi non poteva vedere ciò che succedeva in campo, ma l'aria che girava attorno ad un terreno di gioco solcato da ragazzi gli faceva infiammare la fantasia e non riusciva a staccarsi da questa realtà, sentire il vociare dei ragazzi , le raccomandazioni del mister prima di una partita , le grida felici del team dopo una prestazione gli rendeva un carattere di una determinazione molto forte a proseguire su quella strada. E' riuscito a formare un ambiente sportivo, sano il cui collante era l'amicizta dentro e fuori del campo di un gruppo di ragazzi che ogni anno riusciva a scalare i vertici della classifica del torneo di appartenenza. I colori sociali di cui ha dotato la squadra erano i colori dalla sua amata Palermo, Rosanero.
Questi ragazzi sono cresciuti insieme e ormai si conoscevamo a memoria, giocavano e fraseggiavano senza guardare dove si trovavano i compagni, lo sapevano già. Arrivati in promozione il Signor Pitro Pisano non aveva le forze economiche per sostenere le spese della categoria. Il cav. Alabiso, altro noto sportivo gelese , rilevò la squadra e non cambiando una virgola del parco atleti si avventurò nella nuova avventura sportiva raggiungento la categoria dei professionisti, la C2.

Edited by petisso - 2/9/2010, 16:16
 
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